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Immmagine QUANDO LA MOGLIE AUTORIZZA IL MARITO A SOTTOSCRIVERE IN SUA ASSENZA

12/05/2020

QUANDO LA MOGLIE AUTORIZZA IL MARITO A SOTTOSCRIVERE IN SUA ASSENZA

Avv. Giovanni Paolo Noli

La Corte d'Appello ha riformato una sentenza del Tribunale che  aveva rigettato la querela di falso sul presupposto che la stessa querelante aveva fornito la prova che la contraffazione della propria firma apposta su documento, sottoscritto da più parti nel corso di una riunione, fu dalla stessa consentita, ammettendo di aver autorizzato al telefono il marito a sottoscrivere in sua assenza.

In sintesi, la parte appellante - assistita dallo Studio Legale GNV -  impugnava la sentenza di primo grado sostenendo di aver autorizzato il marito a sottoscrivere a suo nome e per suo conto, dunque per lei in rappresentanza ma non certamente di averlo autorizzato a falsificare la sua sottoscrizione.

Sul punto, la Corte d'Appello - una volta sottolineato che l'accoglimento della querela civile di falso comporta il solo accertamento della falsità materiale della sottoscrizione e non il contenuto della scrittura firmata – ha concluso che la sottoscrizione impugnata deve essere dichiarata falsa, non ostando al riconoscimento della falsità della sottoscrizione la circostanza che l'appellante avesse autorizzzato per telefono il coniuge a sottoscrivere in sua assenza, a conclusione della riunione.

La Corte ha poi evidenziato che tutti i testi, escussi nel procedimento di primo grado,  hanno confermato che la firma in calce al documento non è stata apposta dall'appellante, assente alla riunione.

In conclusione, con ironia si può affermare che questa importante vittoria, ottenuta dallo Studio Legale GNV con la difesa dell'appellante, ha contribuito a rendere ancora più solido un rapporto coniugale, “messo in pericolo” da una telefonata con cui la moglie chiede al marito di firmare a suo nome.

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