IL CONFINE TRA RICICLAGGIO E OPERAZIONI FINANZIARIE
Avv. Giovanni Paolo Noli
Il reato di riciclaggio di denaro é quell'insieme di operazioni mirate a dare una parvenza lecita a capitali la cui provenienza è in realtà illecita, rendendone così più difficile l'identificazione e il successivo eventuale recupero.
In questo senso é d'uso comune la locuzione di “riciclaggio di denaro sporco”.
Nel caso specifico, lo Studio Legale GNV ha assunto le difese di un imputato del reato di riciclaggio, accusato di aver sostituito e/o trasferito una somma di oltre un milione di euro provento di una truffa, perpetrata nei confronti di un noto istituto bancario italiano, in modo da ostacolare l'identificazione della loro provenienza delittuosa.
La vicenda processuale ha preso le mosse da una querela sporta da una banca nazionale, che lamentava di aver subito una truffa di oltre ventidue milioni di euro ad opera di un proprio correntista, che aveva iniziato a versare assegni bancari fino ad un importo complessivo superiore a trenta milioni di euro, poi risultati in gran parte privi di copertura, emessi da società compiacenti.
Contestualmente, grazie alla complicità di impiegati bancari conniventi, l’imputato aveva ottenuto l'immediata disponibilità sul conto corrente degli importi di detti assegni, che erano stati immediatamente trasferiti a società e a persone fisiche terze tramite bonifici bancari, con conseguente ingente danno patrimoniale per l'istituto di credito.
Secondo l'impostazione accusatoria, il cliente assistito dallo Studio legale GNV - imprenditore attivo nel Principato di Monaco - avrebbe ricevuto ingenti somme di denaro da chi perpetrò la truffa nei confronti dell'istituto bancario, sostanzialmente per aver la Guardia di Finanza rinvenuto negli uffici degli autori della truffa nei confronti della banca una documentazione relativa a dei versamenti eseguiti dall'imprenditore monegasco ad una delle sue società.
Sul punto, nel corso dell'istruttoria dibattimentale i testi escussi dalla difesa hanno poi dimostrato che i sodali erano stati presentati all'imprenditore da un suo amico - al quale si era rivolto trovandosi in un momento difficoltà economica - quali affaristi nel mondo delle discoteche e buoni finanziatori.
In particolare, erano stati presentati come persone di estrema competenza nell'ambito della mediazione immobiliare e finanziaria; dunque l'imprenditore, fidandosi dell'amico, iniziò i propri rapporti con i sodali fornendo a loro la documentazione bancaria e immobiliare delle sue società - poi rinvenuta negli uffici degli stessi - finalizzata ad una futura cessione.
La difesa dello Studio legale GNV é stata abile nel dimostrare che il denaro per un importo di circa un milione di euro era pervenuto al proprio cliente a mezzo di bonifici bancari accreditati sui suoi conti svizzeri, quale provento di operazioni finanziarie relative alla sua attività imprenditoriale.
Proprio grazie alla caparbietà dello Studio legale GNV gli istituti di credito svizzeri, dopo un iniziale ostruzionismo, sono stati costretti a rilasciare una copiosa documentazione bancaria che - pur priva del nominativo dell'ordinante dovuta al segreto bancario elvetico - é stata sufficiente, una volta prodotta in giudizio, a dimostrare la liceità delle somme pervenute al proprio assistito, circostanza confermata dai testi della difesa dello Studio Legale GNV e poi avallata anche dal teste dell'accusa che ha escluso un passaggio diretto del denaro provento della truffa.
Dopo un lungo processo articolatosi in ventisette udienze, con il coinvolgimento di trentatrè imputati e sessantaquattro testimoni succedutisi nell'istruttoria dibattimentale, lo Studio legale GNV ha visto premiata la difesa del suo assistito, facendo decadere la grave imputazione di riciciclaggio di denaro con una sentenza di assoluzione del Tribunale penale Collegiale.