ABUSIVISMO EDILIZIO
Avv. Giovanni Paolo Noli e Avv. Valter Vernetti
Il cliente riceveva un’ordinanza di demolizione e messa in pristino per abuso edilizio scaturente dal rifacimento di un immobile, dalla manutenzione di una strada e dal rifacimento di un muro di contenimento. Instauratosi il giudizio avanti al Tribunale Amministrativo Regionale veniva confermava la legittimità dell’ordinanza di demolizione.
Parallelamente al giudizio in sede amministrativa, si svolgeva il procedimento penale per abusivismo edilizio. Gli avvocati, previo sopralluogo, raccoglievano dettagliata documentazione fotografica e catastale con l'intento di provare che l’imputato aveva solertemente ripristinato l’edificio. Dal materiale collazionato dai legali dello Studio GNV veniva altresì documentata la particolare tenuità del fatto rispetto agli altri interventi posti in essere dall’imputato nell’area circostante al fabbricato. Infatti, tali lavori erano meramente conservativi e unicamente volti alla tutela del territorio.
Alla luce dell’attività difensiva svolta nonché del puntuale smantellamento delle opere murarie non autorizzate, il Giudice considerava di lievissima entità quanto posto in essere dal cliente escludendo la punibilità del fatto.